Si segnala l’uscita del volume dal titolo “I servizi psicologici per i detenuti e per gli internati“, a cura di…
Le cronache
METÀ GIARDINO, METÀ GALERA. Le parole del carcere nella musica italiana.
Si segnala l’uscita del volume dal titolo “METÀ GIARDINO, METÀ GALERA. Le parole del carcere nella musica italiana.“, a cura…
Spavaldi e fragili. Storie di ragazzi redenti – recensione a Claudio Burgio, Non vi guardo perché rischio di fidarmi, San Paolo editore, 2024.
Don Claudio Burgio, presidente dell’Associazione Kayròs e cappellano dell’Istituto Penale minorile “Cesare Beccaria” di Milano, attraverso questo libro ci offre…
Una scelta per le telefonate dei detenuti (considerazioni a margine delle novità introdotte dal d.l. 92/2024 conv. l. 112/2024)
La fase di assoluta emergenza del sistema penitenziario in Italia porta necessariamente ad un’accelerazione nella rivisitazione di una serie di…
SUICIDI IN CARCERE: UN BOLLETTINO DI GUERRA
Un vero e proprio bollettino di guerra quello dei suicidi in carcere in Italia. Da inizio anno sono 21 i…
L’UEPE ed altri attori istituzionali: prospettive di una futuribile giustizia di comunità
Premessa: gli Uffici di Esecuzione Penale Esterna oggi La legge 354 del 1975 ha sancito la nascita degli uffici preposti…
Sovraffollamento e crisi del sistema carcerario. Il problema “irrisolvibile”.
Proponiamo un’intervista, andata in questa estate su “Radio Cusano Campus”, concernente il tema – purtroppo sempre attuale – del sovraffollamento…
L’alimentazione forzata del detenuto che pratica lo sciopero della fame in una recente decisione della Corte di Strasburgo (Eur. C. Human Rights, Fifth section, Yakovlyev v. Ukraine, 8 December 2022, application no. 42010/18)
La Corte europea, dopo aver ribadito che il ricorso alla alimentazione forzata con lo scopo di salvare la vita di un detenuto che consapevolmente rifiuti il cibo può essere apprezzato alla stregua di terapia compatibile in via di principio col precetto contenuto nell’art. 3 Conv., ne ha ritenuto invece la violazione con la sentenza in oggetto, dal momento che nel caso di specie non è stata riscontrata la necessità medica di farvi ricorso ed essendo mancata un’effettiva garanzia giurisdizionale (oltre che per la brutalità della tecnica adoperata, stando a quanto riportato dal ricorrente)…
L’anomia dell’ordinamento penitenziario sul diritto alla sessualità intramuraria al vaglio della Corte costituzionale
Con l’ordinanza in oggetto viene sollevata questione di legittimità dell’art. 18 o.p. nella parte in cui non prevede che alla persona detenuta sia consentito, quando non ostino ragioni di sicurezza, di svolgere colloqui intimi, anche a carattere sessuale, con la persona convivente non detenuta, senza che sia imposto il controllo a vista da parte del personale di custodia (uff. sorv. di Spoleto, 14.12.2022, ord. 2023/23, estensore Gianfilippi)…
L’assoggettamento al carcere duro non costituisce requisito di (in)ammissibilità per l’accesso ai permessi premio: l’orientamento della Cassazione smentito dalla legge di riforma dell’art. 4-bis o.p.
Con la sentenza in oggetto la Corte di cassazione ha rigettato il ricorso presentato da Vincenzo Zagaria, figura di spicco del “clan dei Casalesi”, confermando la decisione del tribunale di sorveglianza di Sassari che, a sua volta, aveva respinto la richiesta di permesso premio, da fruire presso la madre anziana e ammalata. Il collegio sassarese era tornato a occuparsi del caso perché i giudici di legittimità avevano annullato con rinvio la prima decisione in quanto <<l’ordinanza impugnata aveva individuato nella sottoposizione del detenuto al regime differenziato dettato dall’art. 41bis o.p. una vera e propria causa di inammissibilità della richiesta di permesso premio>>.
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