Si riporta di seguito il contenuto dell’annuncio, pubblicato sul sito del Ministero della Giustizia, in merito alla visita dell’attuale Ministra della Giustizia, Prof.ssa Marta Cartabia, al carcere della Gorgona.
“Oggi qui vediamo il carcere della speranza. Lo vediamo nell’ambiente, nelle parole che ci accolgono su queste mura, nelle facce delle persone che qui stanno operando con fierezza ed entusiasmo davvero invidiabile che vorremo poter vedere contagiato da tutte le parti”.
Così la ministra della Giustizia, Marta Cartabia, ha riassunto il senso dell’esperienza di reinserimento sociale rivolta alle persone detenute sull’isola della Gorgona e racchiuso nella convenzione quadro firmata oggi tra la Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa e la casa circondariale di Livorno – sezione distaccata di Gorgona.
“La realtà che sta crescendo qui a Gorgona non è frutto di un contraccolpo emotivo ma è fondata su una reale sostenibilità di progetti già esistenti: una sostenibilità che si regge su eccellenze per tutta la società”- ha sottolineato ancora la Guardasigilli – “Qui non stiamo semplicemente stilando un accordo tra un soggetto della società civile e l’amministrazione penitenziaria, ma un accordo con una Università che vuole studiare questo esperimento con metodo scientifico per trarne tutti quegli elementi di forza o di criticità che permettano a questa realtà di diventare un modello replicabile”.
Proprio grazie alle attività di studio e di ricerca previste dall’intesa e alle collaborazioni che saranno attivate con il Terzo Settore, il modello della Gorgona come carcere ‘aperto’, così funzionale per il reinserimento dei detenuti, può diventare un punto di riferimento per l’intero sistema penitenziario, comprese le strutture che non si trovano su un’isola.
La collaborazione scientifica con la Scuola Superiore Sant’Anna fornirà soluzioni innovative per rendere ancora più sostenibile il sistema adottato nel carcere, anche con il coinvolgimento di competenze interdisciplinari estranee all’ambito giuridico e relative all’agronomia, al management e alla gestione delle imprese. Per esempio, saranno analizzate le attività produttive in essere, secondo il modello dell’economia circolare, anche al fine di ridurre il loro impatto sull’ambiente e per consolidarne la sostenibilità economica.
La convenzione quadro è stata sottoscritta dalla rettrice della Scuola Superiore Sant’Anna, Sabina Nuti, e dal direttore reggente della struttura della Gorgona, Anna Rita Gentile. Insieme alla Guardasigilli, sono intervenuti anche il vice capo Dap, Carmelo Cantone, il sindaco di Livorno, Luca Salvetti, il Provveditore regionale dell’Amministrazione Penitenziaria per la Toscana e l’Umbria, Pierapaolo d’Andria, e alcuni docenti della Scuola, Elena Vivaldi, Emanuele Rossi e Alberto di Martino, che sarà il referente scientifico per la convenzione.
Prima della sottoscrizione, la ministra Cartabia ha avuto modo di visitare l’isola di Gorgona, insieme alla casa di reclusione e in seguito le strutture del Marchese Frescobaldi che da dieci anni ha avviato sull’isola un progetto sociale in collaborazione con l’istituto penitenziario per il reinserimento dei detenuti attraverso l’acquisizione di nuove professionalità nel settore vitivinicolo.
Quì il link per vedere il video dell’intervento della Ministra.