Sentenza n.33 del 2022: la Consulta conferma lo scioglimento del cumulo per i reati ostativi

Pochi giorni fa, la Corte costituzionale si è pronunciata, ancora una volta, sullo scioglimento del cumulo in materia di reati ostativi. In particolare, con sentenza n. 33 del 2022 – pubblicata in Gazzetta Ufficiale il 15 febbraio scorso – la Corte,  nel dichiarare inammissibile la questione di legittimità costituzionale dell’art. 4-bis, comma 1-quater, della legge 354/1975, sollevata dal Tribunale di Messina, ha confermato l’orientamento, ormai consolidato, della giurisprudenza di legittimità, secondo cui, nel caso di cumulo, materiale o giuridico, di pene inflitte per diversi titoli di reato, alcuni dei quali soltanto ostativi alla fruizione dei benefici penitenziari, occorre procedere allo scioglimento del cumulo, venendo meno l’impedimento qualora l’interessato abbia già espiato la parte di pena relativa ai predetti reati.

Il rimettente, nel caso di specie, ha evidenziato come l’art. 4 bis, comma 1 quater, della legge di ordinamento penitenziario, costituirebbe una violazione degli artt. 3 e 27 della Carta fondamentale dal momento che la norma, subordinando la concessione dei benefici penitenziari all’osservazione scientifica, per la durata di almeno un anno, della personalità del condannato per reati sessuali, si porrebbe in contrasto con il principio di ragionevolezza. E questo poiché, a detta del rimettente, il parametro temporale, introdotto dal legislatore, si baserebbe su presunzione assoluta, arbitraria e irrazionale, essendo invece sufficiente, al fine di formulare il giudizio di idoneità e a prevenire il rischio di recidiva, un periodo di osservazione più breve.  

Oltre a ciò, sottolinea il rimettente, tale previsione introdurrebbe anche una marcata e irragionevole disparità di trattamento sia tra gli autori di reati sessuali e quelli di altri reati, che fra gli autori di reati sessuali medesimi.

Dunque, la Consulta, sulla scia di quanto statuito dalla giurisprudenza di legittimità, ha ribadito che, nel caso di pene inflitte per diversi titoli di reato, di cui solo alcuni sono reati ostativi, si debba procedere allo scioglimento del cumulo così da consentire, al condannato che ha già espiato la parte di pena relativa ai reati ostativi, di fruire dei benefici penitenziari, con la precisazione che  deve ritenersi scontata, per prima, la pena più gravosa per il reo, ossia quella riferibile ai reati che non consentirebbero l’accesso ai benefici.

 

 

A cura di Diletta Niccoli

Contributi simili

Cass. Pen, Sez I, sent. 5/10/2021 n. 47394: il diritto dei detenuti soggetti al regime di cui all’art 41 bis Ord. Pen. di acquistare generi alimentari suscettibili di cottura

  Inserendosi nei solchi tracciati sia dalla sentenza n. 186/2018 della Corte costituzionale, nella quale era stata dichiarata l’illegittimità del…

Leggi tutto...

14 Gennaio 2022

La riparazione per ingiusta detenzione e la irretroattività della disciplina penitenziaria nel contesto delle preclusioni introdotte dalla c.d. legge spazzacorrotti

Nel lontano 1996, la Corte costituzionale dichiarò l’illegittimità costituzionale dell’art. 314 c.p.p. nella parte in cui non prevede il diritto all’equa riparazione anche per la detenzione ingiustamente patita a causa di erroneo ordine di esecuzione [Corte cost., 18 luglio 1996, n. 310 in Giur. cost., 1996, 2557]. La disposizione del codice di rito, com’è noto, si occupa testualmente soltanto di chi abbia subito una misura cautelare custodiale e sia successivamente prosciolto con sentenza irrevocabile, nonché del caso in cui si accerti successivamente che il provvedimento restrittivo sia stato emesso o mantenuto in carenza dei presupposti legittimanti la compressione della libertà, ovvero quando nei confronti del soggetto sottoposto a misura cautelare in carcere sia poi pronunciata sentenza di archiviazione o non luogo a provvedere.…

Leggi tutto...

12 Aprile 2022

Alessandro Maculan – “La galera incorporata. Etnografia della polizia penitenziaria”, Maggioli Editore 2022

Si segnala la pubblicazione del libro “La galera incorporata. Etnografia della polizia penitenziaria” di Alessandro Maculan, edita Maggioli Editore.  …

Leggi tutto...

16 Dicembre 2022

Spunti di riflessione attorno al tema della attualizzazione del concetto di pericolosità sociale nell’ambito delle misure di sicurezza (uff. sorv. di Genova, ord. 2.12.2022)

Il provvedimento che si propone affronta plurime questioni, strettamente correlate all’attualizzazione del concetto di pericolosità sociale, così che appare originale per l’intersecarsi dei profili più strettamente giuridici con quelle che sono le vicende personali del soggetto in esecuzione penale, proposto per un giudizio di pericolosità sociale.…

Leggi tutto...

9 Dicembre 2022

A cura di Dott. Carmelo Cantone
Una scelta per le telefonate dei detenuti (considerazioni a margine delle novità introdotte dal d.l. 92/2024 conv. l. 112/2024)

La fase di assoluta emergenza del sistema penitenziario in Italia porta necessariamente ad un’accelerazione nella rivisitazione di una serie di…

Leggi tutto...

20 Agosto 2024

Torna in cima Newsletter