“Antonio e la lucertola. Dal paradigma imputatocentrico al paradigma offesocentrico”, Silvia Cecchi

Antonio e la lucertola. Dal paradigma imputatocentrico al paradigma offesocentrico”: così si intitola il libro scritto dal magistrato Silvia Cecchi, con la postfazione ad opera di Rosario Salomone, giudice onorario presso il Tribunale per i Minorenni di Roma e direttore dell’Ufficio Scuola della Diocesi di Roma.  La scrittrice, partendo dall’esperienza di sostituto procuratore presso la Procura di Pesaro, propone una diversa ottica interpretativa per la trattazione dei problemi più delicati della penalità contemporanea, ossia al paradigma imputato centrico, il quale coincide con un diritto penale che verte sul fatto e sull’offesa come quello previsto dalla Costituzione, sostituisce il paradigma offesocentrico. Si tratta, in altre parole, di operare una rotazione prospettica la quale, a detta dell’autrice, apporterebbe importanti benefici, utili a chiarire le ragioni della penalità, a interpretare e applicare in concreto le norme penali nonché a individuare le sanzioni più appropriate dal momento che, come si legge nella premessa,  «Un sistema penale che vacilla sotto l’attacco di critiche e perplessità, dal suo interno come dal suo esterno, e di cui nessuno è contento, ci interroga sui fondamenti primi su cui esso si regge».

Dunque, al fine di ridare credibilità al sistema giudiziario, occorre recuperare la “logica del bene giuridico” poiché «Partire dai beni – riflette Cecchi -, va detto senza mezzi termini, significa anche riconoscere una matrice assiologica al diritto penale, la cui ragion d’essere è in quella ponderazione valoriale entro la quale la Carta costituzionale colloca i beni a cui va accordata tutela penale. Significa riproporre in altre parole una “eticità” del diritto, pur dopo averne bandita ogni tentazione soggettivistica e ideologica, trasferendone il centro focale sulla (etica della) relazione. Significa auspicare una riforma, preceduta da una rilettura critica dell’esistente, del diritto penale sostanziale e processuale che tenga conto di queste direzioni di pensiero».

 

 

Contributi simili

Cass. Pen., Sez. I, sent. 15 giugno 2021, n. 36706: precisazioni in merito all’art. 41-bis Ord. Pen.

Con la presente sentenza la Corte di Cassazione ha rigettato il ricorso proposto dal ricorrente avverso l’ordinanza del 4.12.2020 del…

Leggi tutto...

25 Gennaio 2022

Il progetto di intervento educativo, il fil rouge del nuovo ordinamento penitenziario minorile

Tre provvedimenti del T.M. di Catania, in funzione di Tribunale di Sorveglianza, hanno affermato la necessità del programma di intervento educativo come presupposto necessario per l’accesso alle misure penali di comunità, ai sensi dell’art. 2, c. 2, d.lgs. 121/2018, e tratto caratterizzante la nuova disciplina di ordinamento penitenziario minorile.…

Leggi tutto...

21 Dicembre 2021

Esce oggi “Ariaferma”, il nuovo film di Leonardo di Costanzo

Esce oggi, giovedì 14 Ottobre, il film di Leonardo Di Costanzo, “Ariaferma”, presentato al Festiva di Venezia 2021. Un film…

Leggi tutto...

14 Ottobre 2021

Il “cantiere” aperto dell’art. 4-bis o.p.

Sono qui raccolti i commenti e la documentazione relativi al disegno di legge di riforma dell’art. 4 bis o.p.  …

Leggi tutto...

30 Novembre 2021

La mancata corrispondenza tra pena inflitta e pena eseguita può fondare il diritto alla riparazione per ingiusta detenzione in executivis (Cass., sez. V, 30/6/2022, n.28452)

I giudici di legittimità hanno affermato il seguente principio: è da riconoscersi il diritto alla riparazione per ingiusta detenzione ex art. 314 c.p.p. anche nei casi di mancata corrispondenza tra pena inflitta e pena eseguita; tale diritto sussiste, infatti, anche ove l'ingiusta detenzione patita derivi da vicende successive alla condanna, connesse all'esecuzione della pena, purché́ non ricorra un comportamento doloso o gravemente colposo dell'interessato che sia stato concausa dell'errore o del ritardo nell'emissione del nuovo ordine di esecuzione recante la corretta data del termine di espiazione della pena.…

Leggi tutto...

30 Agosto 2022

Cass. Pen., Sez. I, sent. n. 29/2022 (ud. 1° dicembre 2021): procedimento di ottemperanza

Nel giudizio conseguente alla richiesta di ottemperanza al Magistrato di Sorveglianza da parte del detenuto non possono essere proposte domande…

Leggi tutto...

17 Marzo 2022

Torna in cima Newsletter