“Antonio e la lucertola. Dal paradigma imputatocentrico al paradigma offesocentrico”, Silvia Cecchi

Antonio e la lucertola. Dal paradigma imputatocentrico al paradigma offesocentrico”: così si intitola il libro scritto dal magistrato Silvia Cecchi, con la postfazione ad opera di Rosario Salomone, giudice onorario presso il Tribunale per i Minorenni di Roma e direttore dell’Ufficio Scuola della Diocesi di Roma.  La scrittrice, partendo dall’esperienza di sostituto procuratore presso la Procura di Pesaro, propone una diversa ottica interpretativa per la trattazione dei problemi più delicati della penalità contemporanea, ossia al paradigma imputato centrico, il quale coincide con un diritto penale che verte sul fatto e sull’offesa come quello previsto dalla Costituzione, sostituisce il paradigma offesocentrico. Si tratta, in altre parole, di operare una rotazione prospettica la quale, a detta dell’autrice, apporterebbe importanti benefici, utili a chiarire le ragioni della penalità, a interpretare e applicare in concreto le norme penali nonché a individuare le sanzioni più appropriate dal momento che, come si legge nella premessa,  «Un sistema penale che vacilla sotto l’attacco di critiche e perplessità, dal suo interno come dal suo esterno, e di cui nessuno è contento, ci interroga sui fondamenti primi su cui esso si regge».

Dunque, al fine di ridare credibilità al sistema giudiziario, occorre recuperare la “logica del bene giuridico” poiché «Partire dai beni – riflette Cecchi -, va detto senza mezzi termini, significa anche riconoscere una matrice assiologica al diritto penale, la cui ragion d’essere è in quella ponderazione valoriale entro la quale la Carta costituzionale colloca i beni a cui va accordata tutela penale. Significa riproporre in altre parole una “eticità” del diritto, pur dopo averne bandita ogni tentazione soggettivistica e ideologica, trasferendone il centro focale sulla (etica della) relazione. Significa auspicare una riforma, preceduta da una rilettura critica dell’esistente, del diritto penale sostanziale e processuale che tenga conto di queste direzioni di pensiero».

 

 

Contributi simili

I giudici di Strasburgo “chiudono” il caso McCallum c. Italia escludendo qualsiasi violazione dell’art. 3 CEDU (European Court of Human Rights, Grand Chamber, 3.11.2022, appl. 20863/21)

La Corte Europea dei Diritti dell’Uomo ha ritenuto che non vi sia il pericolo di trattamenti disumani nel caso della estradizione verso gli Stati Uniti della signora Beverly Ann McCallum, che aveva denunciato il rischio di essere assoggettata a pena perpetua senza possibilità di revisione.…

Leggi tutto...

28 Novembre 2022

A cura di Dott.ssa Chiara Rossi (Università di Pisa)
Spavaldi e fragili. Storie di ragazzi redenti – recensione a Claudio Burgio, Non vi guardo perché rischio di fidarmi, San Paolo editore, 2024.

Don Claudio Burgio, presidente dell’Associazione Kayròs e cappellano dell’Istituto Penale minorile “Cesare Beccaria” di Milano, attraverso questo libro ci offre…

Leggi tutto...

21 Agosto 2024

A cura di Giulia Vagli
White Paper: un documento su cui riflettere

Il Council for Penological Co-Operation (PC-CP) del Consiglio D’Europa[1] è impegnato nella elaborazione di una bozza di Raccomandazione concernente la…

Leggi tutto...

16 Ottobre 2024

Tamar Pitch (a cura di) – “Devianza e questione criminale. Temi, problemi e prospettive”, Carrocci Editore 2022

Si segnala la pubblicazione del libro “Devianza e questione criminale. Temi, problemi e prospettive“, a cura di Tamar Pitch ed…

Leggi tutto...

16 Dicembre 2022

Il Tribunale per i Minorenni di Firenze sull’affidamento in prova al servizio sociale del minorenne tossicodipendente o alcoolizzato

Due provvedimenti, entrambi adottati dal Tribunale per i Minorenni di Firenze in funzione di Tribunale di Sorveglianza, confermano come presupposti imprescindibili per poter accedere e beneficiare della misura alternativa dell'affidamento in prova al servizio sociale di cui all’art. 94 d.P.R. n° 309/90, siano la predisposizione di un idoneo e specifico programma terapeutico socio-riabilitativo nonché un serio e concreto ravvedimento del condannato…

Leggi tutto...

23 Maggio 2022

Cass. Pen., Sez. I, sent. 08.04.2022, n. 26001: condizioni per accedere al beneficio della liberazione anticipata

Per l’ottenimento della liberazione anticipata non è sufficiente che il condannato si limiti a tenere una condotta esclusivamente passiva, osservando…

Leggi tutto...

7 Dicembre 2022

Torna in cima Newsletter