Prision permanente revisable: respinta la questione di legittimità costituzionale

Con una sentenza pronunciata il 6 ottobre scorso, il Tribunal Constitucional ha ritenuto infondate le questioni di costituzionalità che erano state sollevate con riguardo a questa pena, che è stata introdotta con la ley organica 1/2015 dal Governo di Mariano Rajoy. La prision permanente revisable viene definita nel preambolo alla ley organica come suscettibile di essere irrogata esclusivamente per reati di eccezionale gravità (si fa l’esempio di “asesinatos especialmente graves”, dell’ “omicidio del Jefe de Estado o de su heredero” ecc.), per i quali appaia giustificata una risposta sanzionatoria di carattere straordinario. La pena, in effetti, ha una durata indeterminata (prision permanente), ma è soggetta a un regime di revisione: dopo aver scontato una parte rilevante della pena carceraria (la cui estensione in concreto dipende dal numero dei reati commessi e dalla loro natura), il condannato potrà ottenere la liberazione condizionale, qualora sia ritenuto possibile il suo reinserimento nella società. Ed è proprio la previsione che la situazione personale del reo debba essere periodicamente rivalutata a cadenze regolari che – nella mente del legislatore – renderebbe esente questa pena da qualsiasi dubbio di una sua disumanità.
Ciononostante, la prision permanente revisable è stata immediatamente oggetto di profonde critiche, tanto in sede politica quanto nel dibattito dottrinale e si è dubitato fin da subito della sua legittimità costituzionale. Sulla questione si è, infine, pronunciato il Tribunal Constitucional, che ha deciso di respingere il ricorso con la sentenza che è possibile leggere in allegato.

A breve seguirà un commento alla decisione redatto dalla prof.ssa Vicenta Cervelló Donderis dell’Università di Valencia.

Contributi simili

Maurizio Torchio – “Cattivi”, Einaudi Editore 2015

Si segnala il lavoro di Maurizio Torchio, Cattivi, Einaudi Editore, 2015.  Dalla descrizione: «La cella è lunga quattro passi e…

Leggi tutto...

15 Gennaio 2023

A cura di Matteo Pucci (Università di Pisa)
La Corte Costituzionale “allunga i tempi” per il reclamo in materia di permesso di necessità

Con la sentenza in esame la Consulta ha dichiarato costituzionalmente illegittimo il comma 3º dell’art. 30-bis o.p. nella parte in…

Leggi tutto...

26 Luglio 2025

Suicidi in carcere: il DAP vara le linee guida per il contrasto al fenomeno

Lo scorso 8 agosto il Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria (DAP) ha varato le linee guida per contrastare il drammatico fenomeno dei…

Leggi tutto...

9 Agosto 2022

Il CPT contro la Francia: criticità e strategie di intervento in merito alle condizioni di trattamento delle persone private della libertà personale

In data 24 giugno 2021, il CPT ha pubblicato sul sito istituzionale del Consiglio d’Europa un nuovo rapporto in merito alla visita periodica condotta da una delegazione dell’istituzione in territorio francese nel periodo tra il 4 e il 18 dicembre 2019. Dalla relazione emergono numerosi profili critici, tra i quali si segnalano: le condizioni materiali di detenzione negli stabilimenti di polizia, il problema del sovraffollamento carcerario, le condizioni in cui i detenuti vengono trasferiti e curati negli ospedali, nonché la mancanza di posti letto psichiatrici per le persone in cura.…

Leggi tutto...

7 Agosto 2021

Torna in cima Newsletter