Rinnovata presso il Ministero della Giustizia la “Carta dei diritti dei figli dei genitori detenuti”

In data 16\12\2021 è stata rinnovata per altri quattro anni la “Carta dei diritti dei figli dei genitori detenuti”, siglata per la prima volta nel marzo del 2014.

Il protocollo d’intesa tra il Ministero della Giustizia, l’Agia e Bambinisenzasbarre Onlus è stato firmato nella sede del dicastero di via Arenula dalla Ministra Cartabia, dall’Autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza Garlatti e dalla presidente dell’associazione Sacerdote.

La Carta è considerata la prima del suo genere, non solo in Italia, ma anche a livello europeo, ed incentra la sua azione nel riconoscere e garantire il diritto dei minorenni alla continuità del legame affettivo con i genitori detenuti, nonché a sostenerne il diritto alla genitorialità.

I dati che emergono dalla realtà carceraria italiana sono stati alla base di questa scelta; sono nel 2021, infatti, e nello specifico fino al 30 novembre, si stima che sono stati 280.675 i colloqui tra detenuti e almeno un famigliare minorenne.

Alla luce di tale situazione di fatto, il protocollo prevede che le autorità giudiziarie siano sensibilizzate e invitate ad una serie di azioni a tutela dei diritti dei figli minorenni di persone detenute; nello specifico, con l’accordo, si intendono promuovere iniziative in materia di custodia cautelare, di luoghi di detenzione, di spazi bambini nelle sale d’attesa e colloquio, di visite in giorni compatibili con la frequenza scolastica, di videochiamate, di formazione del personale carcerario che entra in contatto con i minori.

La “Carta” contiene, inoltre, un insieme di misure a tutela dei diritti dei bambini costretti a vivere in una struttura detentiva con le madri (attualmente sono 19 i bambini piccolissimi al seguito di 17 madri detenute), nonché la previsione di una raccolta dati e un monitoraggio sull’attuazione del protocollo.

La Ministra Cartabia, a commento di tale rinnovo, affermava che, l’obiettivo perseguito dall’azione del ministero è “mai più bambini in carcere”, “tutti i bambini, anche se con genitori detenuti, hanno diritto all’infanzia”; aggiungendo che, con questa carta, “lavoriamo perché i bambini -innocenti per definizione- non paghino le pene inflitte alle madri. Contemporaneamente lavoriamo perché si riduca il più possibile quella distanza dagli affetti provocata dalla detenzione.

Soprattutto, in quanto, come precisato dalla ministra, “assicurare la continuità dei legami familiari incide inoltre positivamente sul detenuto, nella prospettiva costituzionale della pena volta alla rieducazione”.

A cura di Giulia Ricciardi

 

Contributi simili

Detenuti al 41-bis: è legittimo il divieto di utilizzare strumenti manuali da taglio

Cassazione Penale, Sez. I, sent. 31 marzo 2021, n. 21349  La vigente Circolare DAP 2 ottobre 2017, art. 10.1, relativa…

Leggi tutto...

29 Luglio 2021

Cassazione, Sez. I – 27/04/2021, n. 21546 – ammissione al lavoro all’esterno

Cassazione Penale, Sez. I, sentenza 27 aprile 2021, n. 21546. In tema di lavoro penitenziario, la Corte di legittimità ritiene impugnabile, mediante reclamo ex art. 35-bis, co. 4 Ord. Pen., il provvedimento del magistrato di sorveglianza che approvi la revoca dell’ammissione del detenuto al lavoro all’esterno, in quanto decisione in grado di ledere un diritto fondamentale della persona, ovvero componente determinante del trattamento rieducativo del detenuto, così come affermato dalla Corte Costituzionale (cfr. Corte Cost., sent. n. 532 del 2002).…

Leggi tutto...

19 Ottobre 2021

Zef Karaci – Don Roberto Malgesini, “Vai e prendi loro per mano”, ed. Cantagalli 2022

Dalla descrizione: 15 settembre 2020: mentre si prepara alla consueta distribuzione di un pasto caldo ai poveri, don Roberto Malgesini…

Leggi tutto...

22 Ottobre 2022

Cass. Civ., Sez. Lav., ord. 17 marzo 2022, n. 8792: al detenuto lavoratore spetta il trattamento retributivo del c.d. minimo assoluto

Con la presente ordinanza la Sezione Lavoro della Suprema Corte di Cassazione ha sostenuto, in accoglimento di due motivi proposti,…

Leggi tutto...

19 Settembre 2022

A cura di Carmelo Cantone
L’impiego della forza fisica da parte del personale di polizia penitenziaria: ciò che accade, ciò che non deve accadere

Da alcuni anni il tema dell’uso legittimo della forza fisica da parte della polizia penitenziaria all’interno degli istituti ha cominciato…

Leggi tutto...

3 Giugno 2023

Cass. Pen., Sez. I, sent. 14.9.2021 (dep. 10.2.2022) n. 4641: il convivente di un soggetto che appartiene alla “famiglia” del detenuto non è titolare della facoltà di colloquio c.d. ordinario

L’ordinamento penitenziario – art. 37 d.P.R. n. 230/2000 – identifica, tra le categorie di persone ammesse in via ordinaria alla…

Leggi tutto...

30 Maggio 2022

Torna in cima Newsletter