15 Luglio 2023

Lo “strano caso” di una misura alternativa applicata a una pena sostitutiva – Ufficio di Sorveglianza di Torino 6975/2023

La vicenda che è oggetto dell’ordinanza che pubblichiamo prende avvio dalla pronuncia di una sentenza di condanna emessa, in sede di patteggiamento, dal GIP di Torino, con la quale era stata applicata la pena della reclusione di anni 3, mesi 1 e giorni 20, per il reato di cui agli artt. 81 c.p. e 73 DPR 309/90. Divenuta irrevocabile la sentenza, il GIP, in funzione di giudice dell’esecuzione, disponeva (ai sensi dell’art. 95 co. 1° d.lgsl. 150/2022 (per un esame di questa previsione si rinvia a A. Diddi, Le disposizioni in materia di pene sostitutive delle pene detentive brevi, in processopenaleegiustizia.it, Numero straordinario – La disciplina transitoria della c.d. riforma Cartabia)) la sostituzione della pena detentiva nella sanzione sostitutiva della detenzione domiciliare.
Tanto premesso, il difensore ha successivamente presentato richiesta al magistrato di sorveglianza affinché disponesse la misura dell’espulsione dal territorio italiano in luogo della detenzione domiciliare sostitutiva.
Nell’accogliere tale richiesta, il giudice ricorda che, ai sensi dell’art. 67 l. 689/1981, << al condannato che si trova in espiazione di pena sostitutiva non sono applicabili le sole misure alternative di cui al Capo VI del Titolo I della L. 354/1975, con percorribilità, invece – stando al tenore letterale della norma – delle altre misure alternative della detenzione>>.

Per una migliore comprensione della vicenda riteniamo opportuno mettere a disposizione del lettore l’istanza presentata dal difensore, avv. Cosimo Palumbo del foro di Torino

Clicca QUI leggere l’istanza.

Clicca QUI leggere l’ordinanza.

Contributi simili

A cura di Francesco Picozzi
Sovraffollamento e crisi del sistema carcerario. Il problema “irrisolvibile”.

Proponiamo un’intervista, andata in questa estate su “Radio Cusano Campus”, concernente il tema – purtroppo sempre attuale – del sovraffollamento…

Leggi tutto...

12 Giugno 2023

La disciplina dell’ergastolo ostativo nel prisma del regime intertemporale

Il tribunale di sorveglianza di Bologna, con la decisione in commento pone un ulteriore tassello in favore del principio di irretroattività della previsione relativa all’esecuzione penitenziaria quando essa, incidendo direttamente sulla libertà personale del condannato, finisca con l’assumere, di fatto, una connotazione sostanziale.…

Leggi tutto...

5 Agosto 2022

L’alimentazione forzata del detenuto che pratica lo sciopero della fame in una recente decisione della Corte di Strasburgo (Eur. C. Human Rights, Fifth section, Yakovlyev v. Ukraine, 8 December 2022, application no. 42010/18)

La Corte europea, dopo aver ribadito che il ricorso alla alimentazione forzata con lo scopo di salvare la vita di un detenuto che consapevolmente rifiuti il cibo può essere apprezzato alla stregua di terapia compatibile in via di principio col precetto contenuto nell’art. 3 Conv., ne ha ritenuto invece la violazione con la sentenza in oggetto, dal momento che nel caso di specie non è stata riscontrata la necessità medica di farvi ricorso ed essendo mancata un’effettiva garanzia giurisdizionale (oltre che per la brutalità della tecnica adoperata, stando a quanto riportato dal ricorrente)…

Leggi tutto...

2 Marzo 2023

A cura di Carmelo Cantone
L’impiego della forza fisica da parte del personale di polizia penitenziaria: ciò che accade, ciò che non deve accadere

Da alcuni anni il tema dell’uso legittimo della forza fisica da parte della polizia penitenziaria all’interno degli istituti ha cominciato…

Leggi tutto...

3 Giugno 2023

Cass. Pen., Sez. I., sent., 2 luglio 2021, n. 38350: provvedimento di fissazione dell’udienza camerale

La prima sezione della Corte di Cassazione, con la sentenza n. 38350/2021 ha ribadito il principio di diritto secondo cui,…

Leggi tutto...

27 Dicembre 2021

Il diritto del padre detenuto di riconoscere il figlio naturale giustifica il giudizio di ottemperanza ex art. 35-bis o. p. Riflessioni a margine di una recentissima ordinanza del magistrato di sorveglianza di Palermo

L’ordinanza in oggetto, datata 21 ottobre 2022, trae origine da un permesso di necessità di particolare urgenza, previsto dall’art. 30, co. 2 ord. pen., concesso dal Magistrato di Sorveglianza di Palermo al fine di permettere ad un detenuto di disporre «del tempo necessario all’espletamento di tutte le operazioni amministrative necessarie al riconoscimento della figlia»…

Leggi tutto...

16 Novembre 2022

Torna in cima Newsletter