11 Aprile 2025

Il ministro Nordio prende posizione sulla questione (di estrema attualità) circa l’esercizio in concreto dell’affettività nelle carceri

L’occasione è stata la risposta del Ministro a una interrogazione presentata dall’on. Magi, con la quale, dopo aver ricordato  come in un precedente atto di sindacato ispettivo, risalente a più di un anno fa (il 27 marzo 2024), fosse stato richiesto <<delucidazioni in merito agli intendimenti del Ministro interrogato sull’applicazione della sentenza n. 10 del 2024 della Corte costituzionale in tema di godimento del diritto all’affettività delle persone detenute, che si associa a ulteriori sentenze dei tribunali di sorveglianza aventi ad oggetto il medesimo tema>>. In  sede di risposta, il Ministro interrogato ebbe a riconoscere che il diritto all’affettività delle persone detenute «è sancito (…) dall’etica, dal buonsenso e, da un punto di vista del diritto positivo, dalla sentenza» citata e informò il Parlamento che presso il Ministero era stato istituito un gruppo di lavoro composto, tra gli altri, dal Garante nazionale dei diritti delle persone private della libertà personale, dai membri del Consiglio nazionale forense e del Consiglio nazionale degli psicologi. In sede di conversione del d.l. 4 luglio 2024, n. 92, poi, gli interroganti avevano presentato un apposito ordine del giorno su questa problematica. Durante la seduta della Camera dei deputati del 7 agosto 2024, peraltro, il Governo aveva riformulato tale ordine del giorno, modificando l’impegno nei seguenti termini: «impegna il Governo, per garantire ai detenuti e agli internati il diritto a una vita affettiva, di valutare l’opportunità di interventi normativi che, nel garantire tale diritto, contengano pure prescrizioni necessarie a garantire il rispetto di ragioni di sicurezza o esigenze di mantenimento dell’ordine e della disciplina ovvero, riguardo all’imputato, ragioni giudiziarie, secondo quanto deciso dalla Corte costituzionale da ultimo con sentenza n. 10 del 2024». Riformulazione accettata dal presentatore e approvata dall’Assemblea. Tutto ciò premesso, l’on Magi ha chiesto, con l’interpellanza in oggetto, se, dopo un anno il gruppo di lavoro multidisciplinare abbia raggiunto dei risultati e quali essi siano, anche in virtù dell’impegno assunto dal Ministro interrogato con l’atto di indirizzo citato in premessa.

Per leggere la risposta del ministro clicca qui

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