Il diverso regime giuridico per i “collaboranti impossibili” ex art. 4-bis O.P. non è irragionevole per la Consulta

Un’altra questione di legittimità costituzionale, delicata e precisa, emerge rispetto all’art. 4-bis dell’ord. pen.; così, la Corte Costituzionale, sollecitata dal Magistrato di Sorveglianza di Padova, torna oggi a pronunciarsi sulla disposizione normativa.

Il giudice a quo, di fronte alla richiesta di concessione del beneficio dei permessi premio da parte di un detenuto quale “collaborante impossibile”, solleva alla Corte il contrasto rispetto agli artt. 3 e 27, comma 3 della Cost. nella interpretazione ormai affermata e stabilizzata della giurisprudenza di legittimità, conseguente alla stessa sentenza della Corte Costituzionale n. 253 del 2019. In particolare, si contesta il “diritto vivente” del diverso regime di valutazione della pericolosità per i condannati “collaboranti impossibili o inesigibili” ed i condannati “non collaboranti per scelta”.

La Corte con la sentenza n. 20 del 25 Gennaio 2022, dichiara, però, non fondata la questione di legittimità costituzionale sollevata rispetto all’3 Cost., ed la dichiara inammissibile relativamente all’art. 27, comma 3, Cost., ritenendo non irragionevole la differenziazione probatoria richiesta per le due figure di detenuti necessaria per superare la presunzione relativa imposta dall’art. 4 bis.

Leggiamo il ragionamento e le motivazioni sostenute dalla Corte qui.

 

 

A cura di Martina Paganucci

Contributi simili

Diamo inizio con il presente contributo a una collaborazione con la prestigiosa École Nationale d’Administration pénitentiaire

L’École Nationale d’Administration pénitentiaire è un ente pubblico alle dipendenze del Ministero della Giustizia, facente capo al Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria.…

Leggi tutto...

20 Marzo 2023

La Ministra della Giustizia nel carcere della Gorgona

Si riporta di seguito il contenuto dell’annuncio, pubblicato sul sito del Ministero della Giustizia, in merito alla visita dell’attuale Ministra…

Leggi tutto...

16 Luglio 2022

“Antonio e la lucertola. Dal paradigma imputatocentrico al paradigma offesocentrico”, Silvia Cecchi

“Antonio e la lucertola. Dal paradigma imputatocentrico al paradigma offesocentrico”. Così si intitola il libro scritto dal magistrato Silvia Cecchi, con la postfazione ad opera di Rosario Salomone, giudice onorario presso il Tribunale per i Minorenni di Roma e direttore dell’Ufficio Scuola della Diocesi di Roma.…

Leggi tutto...

23 Novembre 2021

L’esecuzione delle misure alternative all’estero

Con la decisione quadro 2008/947/GAI, relativa all’applicazione del “principio del reciproco riconoscimento alle sentenze e alle decisioni di sospensione condizionale…

Leggi tutto...

1 Agosto 2022

Carcere duro: la videochiamata è una modalità esecutiva eccezionale del colloquio visivo (e non telefonico)

Cass. Pen., Sez. I, sent. 9 aprile 2021, n. 19826. In materia di colloqui tra il detenuto in regime ex art. 41-bis Ord. Pen. e i suoi congiunti più stretti, la Corte di Cassazione ha stabilito che la “videochiamata costituisce una modalità esecutiva del colloquio visivo nei casi in cui esso, per motivi eccezionali, non possa avere luogo”.…

Leggi tutto...

28 Settembre 2021

Torna in cima Newsletter