Cass. Pen., Sez. I, 19/3/2021, n. 25662: affidamento in prova “terapeutico”

L’affidamento in prova “terapeutico” per i condannati tossicodipendenti e alcoldipendenti. 

Con la presente sentenza, la Cassazione penale, Sez. I, ha affrontato il tema dell’affidamento in prova cd. terapeutico, rivolto ai condannati tossicodipendenti e agli alcoldipendenti che intendono intraprendere o proseguire un programma terapeutico, previsto dall’art. 94 del Testo Unico in materia di stupefacenti (D.P.R. n. 309/90).

Il primo comma della norma afferma che: L’affidamento in prova in casi particolari può essere concesso solo quando deve essere espiata una pena detentiva, anche residua e congiunta a pena pecuniaria, non superiore a sei anni od a quattro anni se relativa a titolo esecutivo comprendente reato di cui all’articolo 4-bis della legge 26 luglio 1975, n. 354, e successive modificazioni.
Al fine di appurare il mancato superamento dei limiti del residuo di pena detentiva ancora da espiare, nel caso in cui il programma terapeutico sia già in corso, la retrodatazione dell’inizio dell’esecuzione della pena a data anteriore rispetto a quella di sottoscrizione del verbale di affidamento ex art. 94 co. 4 deve essere tralasciata, poiché la decisione ad essa inerente ha carattere valutativo. In altri termini, essendo una decisione inerente alle condizioni dell’affidamento, comporta un vaglio di ammissibilità della domanda del beneficio già compiuto.

Il residuo di pena detentiva da espiare, quindi, deve calcolarsi tenendo conto della data di sottoscrizione del verbale di affidamento.

Qui il testo della sentenza.

A cura di Yasmine Spigai

Contributi simili

Cass. Pen. Sez. VI., sent. 16 luglio 2021, n. 27711: nomina del nuovo difensore di fiducia dall’imputato detenuto

OGGETTO: difesa e difensori – nuova nomina del difensore di fiducia – imputato detenuto – adempimenti dell’amministrazione penitenziaria – comunicazione all’autorità…

Leggi tutto...

5 Aprile 2022

Le libertà che sono alla base della democrazia possono dissolversi nella lotta contro un’epidemia? Riflessioni a margine della giurisprudenza francese sulla legislazione di contrasto alla pandemia

Dal marzo 2020, sotto la copertura dello stato di emergenza, l'intero edificio istituzionale di garanzia delle libertà è stato messo in discussione dalle scelte operate per la sanità pubblica dal Governo francese. Esse sono consistite fondamentalmente in due politiche pubbliche: il confino generale e la vaccinazione di massa. I controlli e gli equilibri parlamentari e giudiziari sono stati gravemente compromessi.**…

Leggi tutto...

16 Dicembre 2022

Cass. Pen., Sez. I, sent. 28 gennaio 2022, n. 6300: il differimento facoltativo dell’esecuzione della pena

Il differimento facoltativo dell’esecuzione della pena, ai sensi dell’art. 147, co. 1, n. 2), c.p., è applicabile quando il condannato…

Leggi tutto...

17 Maggio 2022

Suicidi in carcere: la Corte Europea interroga l’Italia nel caso Zenzami

Si torna a parlare di morti in carcere. Nel mese di dicembre la Corte Europea dei diritti dell’uomo, in merito…

Leggi tutto...

15 Gennaio 2022

Liberazione anticipata: imprescindibile la prova di un’effettiva rieducazione

Il Tribunale di Sorveglianza per i Minorenni di Catania, con tre diversi provvedimenti, chiarisce come il raggiungimento della prova di un’effettiva partecipazione all’opera di rieducazione sia requisito necessario per far sì che il minore detenuto possa accedere alla liberazione anticipata ai sensi dell’art. 54 della legge 26 luglio 1975, n° 354.…

Leggi tutto...

14 Febbraio 2022

Torna in cima Newsletter